Zanzibar
Zanzibar (il cui vero nome è Unguja) è la maggiore delle isole dell’arcipelago che comprende anche Pemba e Mafia.
La capitale, Stone Town, è il centro più popoloso dell’isola dove si trovano l’aeroporto internazionale, il porto turistico e commerciale.
Zanzibar è considerato uno degli atolli tropicali più belli dell’Oceano Indiano: una destinazione perfetta per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni. Le spiagge sono da sogno, con sabbia bianca simile al borotalco e con le palme a fare da sfondo.
Zanzibar: come arrivare e dove alloggiare
I molti collegamenti aerei rendono Zanzibar facilmente accessibile sia dal resto del mondo che internamente. Ci sono voli da Kilimanjaro, Dar es Salaam (da cui partono anche navi e aliscafi per l’isola) e da Arusha.
Si può raggiungere anche da tutti i parchi della Tanzania a prezzi molto più contenuti rispetto alle isole di Mafia, di Pemba, alla remota Fanjove e alle località della costa swahili come Pangani.
Grazie allo sviluppo turistico degli ultimi 15 anni, si ha la possibilità di scegliere tra un’infinità di hotels, lodges, resort, B&B e guesthouse in cui soggiornare. L’isola offre soluzioni per tutte le tasche.
Lo sviluppo turistico ha portato anche però ad avere spiagge affollate soprattutto a nord nelle zone di Kendwa, Nungwi e Kiwenga. Restano delle zone meno turistiche a sud come la splendida Jambiani.
La sensazione di sentirsi in una parte di Africa ancora autentica come a Pemba o Mafia è molto attenuata.
Stone Town
La città, oltre ad essere il punto di riferimento dell’isola, ha una grande storia e un grande passato. All’inizio del 1800 vennero costruite le prime case in pietra (da qui il nome anche se i locali amano chiamarla “Mhi Mkongwe”, ossia città vecchia in Kiswahili).
La città che è una fusione tra stile europeo, arabo ed indiano ed è stata dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Durante il XIX secolo Zanzibar è stato uno dei più importanti centri commerciali dell’Oceano Indiano, arricchitasi col commercio delle spezie, dell’avorio e degli schiavi.
Ci sono molte attrazioni da visitare tra cui i giardini di Forhodani, il forte arabo, la casa delle meraviglie, la cattedrale anglicana, il museo del palazzo, il palazzo di Freddy Mercury ed il mercato di Darajani, solo per fare degli esempi.
La visita della città coinvolgerà tutti i vostri sensi per la particolarità di mix di odori, sapori, rumori e colori.
Non lontano dalla città, è consigliato fare il tour delle spezie, un’occasione per vivere anche l’entroterra dell’isola. Passeggiando tra le piante più strane, si scoprirà da dove nascono tutte le spezie che usiamo nelle nostre tavole quotidianamente.
Zanzibar: quando andare
Zanzibar (lo stesso vale anche per Pemba e Mafia) ha un clima tropicale fortemente influenzato dai monsoni. Le temperature non scendono mai sotto i 19°C e nei mesi più caldi raggiungono i 33°C e con elevati tassi di umidità.
Sono i monsoni a influenzare il clima.
Tra giugno ed ottobre il “kusi” soffia da sud-est che fino ad agosto può raggiungere anche i 25 nodi . La costa nord-ovest è quella più riparata.
Il “kusi” si prende una pausa tra settembre e ottobre. In questi due mesi c’è un clima splendido, anche se potrà esserci sempre la possibiltà di qualche pioggia.
A novembre il clima è buono con brevi piogge che non interferiscono molto con le attività e le escursioni.
Da dicembre a marzo il monsone si inverte e abbiamo il “kaskazi”, con venti da nord-est. Da metà gennaio fino a marzo il vento solitamente si placa. In questo periodo a Zanzibar troviamo temperature e tassi di umidità alti.
Infine ad aprile e maggio assistiamo ai mesi delle lunghe piogge (“masika”).
Zanzibar: il fenomeno delle maree
Tutta l’isola di Zanzibar, così come più in generale la costa orientale della Tanzania, è influenzata dal fenomeno delle maree, tipiche dell’oceano Indiano.
Questo fenomeno è molto evidente lungo tutta la costa est di Zanzibar che è protetta dalla barriera corallina e ha una spiaggia che degrada dolcemente rendendo il fenomeno molto più visibile. A nord invece la spiaggia sprofonda più bruscamente e attenua visivamente l’impatto della marea.
Le varie fasi di bassa e alta marea si alternano circa ogni 6 ore durante l’arco della giornata.
Questo meraviglioso fenomeno della natura, rende Zanzibar ancora più affascinante e permette di camminare a piedi verso la barriera corallina incontrando stelle marine e pesci tropicali. Anche i colori dell’acqua ne sono influenzati, si va dal bianco trasparente della bassa marea, al turchese e al verde smeraldo striato dal blu intenso. Un vero spettacolo!
La costa Nord
Kendwa e Nungwi. Originariamente piccoli villaggi di pescatori, oggi rappresentano zone piene di vita con resort, scuole di diving, bar e ristoranti per tutte le tipologie di viaggiatori.
La costa Est
Da Matemwe a Jambiani. Questa fascia di costa risente maggiormente del fenomeno delle maree che crea suggestivi e spettacolari scenari ogni giorno diversi.
Attività ed escursioni
Sono molte le attività e le escursioni che possono arricchire il vostro soggiorno a Zanzibar.